martedì 18 ottobre 2011

Chi Kung quattro


Il tai chi è speciale.  

Un pomeriggio passi un'ora a ripensare a cose  che hai cercato nella tua  vita,  mirando accuratamente, sempre  abbastanza  in  alto ma senza il  coraggio di scoccare la freccia, lasciarla andare, guardarla arrivare; tirare con quella piccola sciatteria finale, quel micro spostamento che ti fa finire sul premio di consolazione. Non sei una scarpa, qualcosa vinci comunque..
                                                                                  
e poi zac!  il tai chi, non ti viene una posizione di chi kung, il 4,  cosa c'entra con il tuo blocco (la gola)... Il chi kung quattro  corrisponde al trigramma "tuono",        il terremoto che scuote dalle fondamenta, il movimento che sale dal basso, il sacro, l'elsa di quella spada che è la nostra colonna, lasciare andare l'energia che preme per uscire, indirizzarla ma lasciarla fluire
Mi piace questa posizione, è potente, la sento bene, si... ma da sola. Se c'è l'altro non posso provarci, mi sembra di barare, non posso lasciare andare... e se dentro poi non c'è nulla?  non ho nemmeno cercato di tendere l'arco per bene e guardavo da un'altra parte...
Ma che balle!  il tuono è lì, lo so, e le poche volte che qualcuno o qualcosa mi fa perdere l'equilibrio e salta il sistema di contenzione e mio malgrado, senza permesso, questa energia sale, non ho bisogno di vedermi per sapere che mi si accende la faccia e mi si apre un sorriso vero

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