venerdì 14 settembre 2012

...jazz...

   
   Il jazzista  Enrico Intra dice che preferisce non parlare di improvvisazione ma di composizione estemporanea: qualcosa che nasce/facciamo nascere in quel momento, vale per quel momento e poi si perde. E' l'essenza del non trattenere, del non attaccamento, e si adatta benissimo alla vita. Troppo spesso si compone per cristallizzare e dato che intorno tutto cambia e si muove, la spesa energetica per mantenere le cose invariate nel tempo, oltre che senza speranza, è altissima, prosciugante  e va ha scapito di nuove "composizioni"...

Nessun commento:

Posta un commento