...uno dice "sono seduto in silenzio ma l'uccello mi disturba". L'uccello non mi disturberà a meno che io non mi concentri su di lui. Io mi curo di lui, lo definisco un disturbo, nel momento in cui lo giudico, lo valuto, nel momento in cui mi concentro su di lui. Così dico "mi disturba, mi distrae" . Il momento in cui dico che mi distrae o mi disturba indica che stavo resistendo. Resistere è una forma inversa di concentrazione. Resistere è una forma di concentrazione che deve essere smascherata. Prima di poter procedere verso la meditazione è necessario rendersi conto di diverse forme di attività. Resistere è una forma di concentrazione, altrimenti perchè dovrebbe disturbarmi? Il fatto che mi disturbi implica che io abbia una relazione con lui, una relazione di resistenza. Come se l'uccello cantasse per disturbarmi o una macchina passasse per distrarmi. Io mi relaziono in questo modo. La resistenza implica una relazione.
Una relazione che ha in se l'attrito della resistenza porta disarmonia....
(Vimala Thakar, da Concentrazione, attenzione e consapevolezza, in Blossoms of Friendship, 1975)
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