mercoledì 5 dicembre 2012


Si discuteva se si nasce prima nella pancia (il tantien) dei nostri genitori o nella loro testa...

Abbiamo in noi i germi ben differenziati di altre vite dalla quarta settimana di vita embrionale, otto mesi prima di vedere la luce noi stessi, un tantien dentro l'altro, come scatole cinesi.
E' come se la vita non si propagasse da un essere all'altro ma ci attraversasse in un flusso ininterrotto. Come dice Gibran "i vostri figli non sono i vostri figli ma i figli della brama che la vita ha di se'".
E se al termine vita sostituiamo quello di energia possiamo sentire che quella che accende il nostro tantien ci viene da ed è parte di un tutto originario cui tutti rimaniamo collegati, in comunicazione fra di noi come parti dello stesso tutto
Mi sono ritrovata a pensare che ho sentito il mio grembo privo di vita quando non riuscivo a restare incinta, o dopo che mio figlio era nato e lo aveva lasciato. Mi sarei aspettata di sentirlo morto ora che con l'età non ho più  la possibilità di procreare (strano termine, creare "per conto di"?), ma non è così. 
Sto imparando a sentire il mio tantien ed è un posto vivo e caldo e non è un'isola...

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